Pneumopatia da COVID-19: il punto di vista del Medico Vascolare

Hanno contribuito alla stesura del documento: Francesca Romana Pezzella, Valeria Caso, Francesco Causin, Anna Cavallini, Domenico Consoli, Massimo Del Sette, Carlo Gandolfo , Gaetano Lanza, Maurizio Melis, Giuseppe Micieli, Mario Muto, Fabrizio Giorgio Pennacchi, Nicoletta Reale, Simona Sacco, Paola Santalucia, Mauro Silvestrini, Gioacchino Tedeschi, Marialuisa Zedde, Andrea Zini e Danilo Toni

Introduzione

La pandemia dell’infezione dovuta al nuovo coronavirus 2019-nCoV ha radicalmente mutato lo scenario dell’assistenza sanitaria nel nostro Paese. La comunità scientifica desidera contribuire al governo di questa emergenza, proponendo un modello di gestione del paziente con ictus cerebrale acuto che tenga conto della nuova realtà epidemiologica e, soprattutto, della rimodulazione del setting in cui gli operatori sanitari, e in particolare i Neurologi coinvolti nella cura del paziente con ictus, sono chiamati ad operare.
Proponiamo pertanto un percorso clinico- diagnosticoterapeutico che integri l’ordinaria gestione del codice ictus e l’expertise neurovascolare con il percorso COVID-19.

L’ictus cerebrale è una emergenza medica; la concomitanza con l’infezione da Coronavirus è una evenienza possibile con importanti implicazioni logistiche e di sicurezza del percorso. L’accesso in emergenza della persona con sospetto ictus cerebrale è spesso influenzato/modificato dalla necessità di dedicare attenzione e risorse al numero crescente di pazienti con insufficienza respiratoria e ai sospetti COVID-19+.

Fonte:
SNO Italia | Scienze Neurologiche Ospedaliere
www.sicve.it

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